16.5 La fusione dei regni iberici
Il processo di rafforzamento delle grandi monarchie europee verificatosi nel XV secolo interessò anche la penisola iberica. Dopo la Francia e l'Inghilterra, il XV secolo conobbe, infatti, un terzo grande Stato: la Spagna. Anche qui la formazione di una forte monarchia si espresse attraverso un processo di semplificazione e concentrazione territoriale. Agli inizi del secolo esistevano infatti nella penisola ben cinque Stati, alla fine soltanto due: nel 1469 il matrimonio tra
Isabella di Castiglia e
Ferdinando, principe ereditario di
Aragona, sancì l'unione personale delle due corone, cui sarebbe seguita di lì a poco l'unione territoriale; nel 1492 fu conquistato il piccolo Regno di Granada, ultimo residuo dell'antico dominio musulmano (
11.4); nel 1512 fu annesso il Regno di Navarra. Nella penisola iberica restarono pertanto due sole potenze: il Regno di Aragona-Castiglia (Spagna) e il Regno del Portogallo.
L'unione personale di Aragona e Castiglia diede alla corona i mezzi e il prestigio sufficienti a reprimere l'eccessivo potere dei nobili. Con l'aiuto delle borghesie cittadine, la monarchia riuscì a ripristinare l'ordine, a far rispettare la legge, a ristabilire la propria autorità. Nel Consiglio regio e negli organismi centrali di governo furono inseriti in maggioranza - come in Francia - individui di estrazione borghese. Dal punto di vista territoriale l'Aragona e la Castiglia unite formavano una compagine imponente, che fondeva le tradizioni continentali e atlantiche della Castiglia con quelle mediterranee dell'Aragona, il cui dominio si estendeva sulle Baleari, sulla Sardegna, sulla Sicilia, sul Regno di Napoli.
Il Regno del Portogallo aveva rischiato più volte, in passato, di essere assorbito dalla potente Castiglia, che lo avvolgeva da ogni lato. Nel contrastare questo tentativo, la corona portoghese trovò un prezioso appoggio nei ceti mercantili, interessati al potenziamento dei traffici oceanici. Sovrani come
Enrico il Navigatore (1394-1460) e
Giovanni II (1481-95) vennero incontro a queste aspirazioni, creando le basi del futuro destino coloniale del paese: l'apertura di nuove vie commerciali si unì a un nuovo spirito di crociata, che aveva come obiettivo la fine del dominio musulmano sul Marocco. L'occupazione di Ceuta nel 1415 fu il momento iniziale di questa spinta espansionistica verso sud.
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