10.3 Dalla famiglia allargata alla famiglia ristretta
Nel corso del XIII secolo, come conseguenza dei fenomeni che abbiamo delineato, si diffusero in tutta Europa alcune importanti trasformazioni nelle cellule di base dell'economia agraria: le famiglie. Con famiglia, nell'accezione relativa alle campagne medievali, s'intende "un gruppo di lavoro costituito da membri legati fra loro da rapporti di parentela, da domestici e da animali da tiro". La nostra conoscenza di questa unità sociale migliora notevolmente a partire dal XIII secolo, grazie alla diffusione dei testamenti scritti e all'organizzazione degli archivi notarili.
Il fenomeno più evidente nella storia della famiglia tardomedievale è la decadenza della vecchia
famiglia allargata che rappresentava un insieme di nuclei coniugali comprendente individui appartenenti a due, tre generazioni, e l'affermazione della
famiglia ristretta, composta dai coniugi e dai loro figli.
In questa trasformazione ebbero un peso importante le pressioni delle autorità laiche ed ecclesiastiche, che non avevano mai risparmiato il loro impegno nell'indebolire e incrinare la compattezza della famiglia allargata. Le autorità laiche la combattevano perché vedevano in essa una fonte di disordine e di pericolo sociale: la solidarietà esistente tra i vari membri della famiglia allargata portava infatti molto spesso a scontri sanguinosi con i membri di altre famiglie (per esempio per vendicare un torto o per motivi di interesse). Le autorità ecclesiastiche, dal canto loro, la osteggiavano perché nella famiglia allargata il singolo individuo non poteva disporre dei propri beni senza il consenso degli altri membri, e questo rappresentava un arduo ostacolo alle donazioni e ai legati in favore della Chiesa.
Il fattore determinante nella crisi della famiglia allargata fu, tuttavia, il massiccio trasferimento di coppie e di singoli individui lontano dal villaggio natale, per la messa a coltura di nuove terre: la lontananza dal nucleo di provenienza portò inevitabilmente all'indebolimento dei vincoli che cementavano la famiglia allargata.
Nel XIII secolo il più importante nucleo sociale di base divenne pertanto la famiglia ristretta, quella che ancora oggi, sia pure attraverso le profonde trasformazioni sopravvenute nei secoli, caratterizza il nostro modo di vita. Le fonti dell'epoca la indicano con il termine fuoco (il "focolare", cioè la casa abitata dai genitori e dai figli), che serviva da unità per i censimenti fiscali che si moltiplicarono a partire dal 1300. Il numero dei componenti della famiglia ristretta (noto soprattutto dai testamenti scritti) variava secondo i luoghi, i tempi, l'agiatezza delle famiglie: la media del XII-XIII secolo oscilla tra i 3,5 e i 5 abitanti per famiglia.
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