1. Romani e barbari
    1. Il crollo dell'Occidente
    2. Contatti tra popoli e identità culturali
    3. Demografia e insediamenti
    4. Religione e segregazione sociale
    5. La rinascita delle culture indigene
    6. Sommario
  2. L'Impero bizantino
    1. La civiltà bizantina
    2. L'economia e la società
    3. Impero ed ecumene cristiana
    4. Il Regno gotico
    5. La guerra gotica
    6. Il fronte orientale
    7. L'opera di Giustiniano
    8. Sommario
  3. L'Italia longobarda
    1. Una frattura nella storia d'Italia
    2. L'impoverimento della penisola e l'insediamento dei vincitori
    3. Lingua longobarda e lingua italiana
    4. L'avvicinamento tra longobardi e romani
    5. La società longobarda nell'Editto di Rotari
    6. Liutprando e le trasformazioni della società longobarda
    7. Sommario
  4. L'emergere del papato
    1. Il primato del vescovo di Roma
    2. L'età di Gregorio Magno
    3. Il monachesimo
    4. Sommario
  5. Nascita ed espansione dell'Islam
    1. L'Arabia preislamica
    2. Maometto
    3. La religione musulmana
    4. La successione al profeta e le lacerazioni del mondo islamico
    5. L'espansione islamica e l'organizzazione della conquista
    6. Sommario
  6. L'Impero carolingio e le origini del feudalesimo
    1. La lotta per le immagini e le sue conseguenze in Italia
    2. Origine e consolidamento del Regno franco
    3. L'ascesa della dinastia carolingia e il crollo del Regno longobardo
    4. Le conquiste di Carlomagno
    5. La politica religiosa
    6. Il Sacro Romano Impero
    7. L'ordinamento dell'Impero carolingio
    8. Il "rinascimento" carolingio
    9. Le origini del feudalesimo
    10. La signoria rurale
    11. L'economia "chiusa"
    12. Le condizioni di vita nelle campagne
    13. Sommario
  7. Le mentalità medievali
    1. Uomini diversi da noi
    2. Il bene e il male
    3. Lo spazio e la natura
    4. Il tempo
    5. La teoria delle tre funzioni
    6. Il guadagno
    7. Sommario
  8. L'alba dell'Europa
    1. La rapida decadenza dell'Impero carolingio
    2. Le ultime invasioni
    3. Il rafforzamento del sistema feudale
    4. La nuova Europa
    5. Il "Sacro Romano Impero di nazione germanica"
    6. Il Regno normanno nell'Italia meridionale
    7. I mali della Chiesa e la riforma religiosa
    8. La lotta per le investiture
    9. Sommario
  9. I fondamenti del potere
    1. La monarchia papale
    2. L'organizzazione pontificia
    3. La regalità teocratica e la regalità feudale
    4. L'idea imperiale
    5. Il comune
    6. Le Università
    7. Sommario
  10. La rinascita dell'Occidente
    1. Il popolamento dell'Europa
    2. Le tecniche agrarie
    3. Dalla famiglia allargata alla famiglia ristretta
    4. Il villaggio
    5. Il risveglio dell'economia urbana
    6. Le trasformazioni della mentalità
    7. I poli dello sviluppo urbano nell'XI secolo
    8. Sommario
  11. La Cristianità e il mondo
    1. Il declino di Bisanzio
    2. Infedeli contro infedeli
    3. La tregua di Dio
    4. Aggressività cristiana, debolezza islamica
    5. La prima crociata
    6. Dopo la prima crociata
    7. L'espansione mongola
    8. La "pax Mongolica" e i viaggi di Marco Polo
    9. Sommario
  12. La lotta tra la Chiesa e l'Impero
    1. Italia e Impero da Enrico IV a Federico Barbarossa
    2. Enrico VI e le difficoltà dell'Impero
    3. Innocenzo III e le glorie del papato
    4. La lotta contro le eresie
    5. L'Inquisizione
    6. Gli ordini mendicanti
    7. L'ascesa di Federico II
    8. Il crollo di Federico II
    9. La fine della dinastia sveva e il successo degli Angiò
    10. I comuni italiani nel XIII secolo
    11. Sommario
  13. Il rafforzamento delle monarchie
    1. La riscoperta di Aristotele e il nuovo pensiero politico
    2. La monarchia francese
    3. Il conflitto tra la monarchia francese e il papato
    4. Il papato di Avignone
    5. La teoria della sovranità popolare
    6. Nuove aspirazioni e nuovi fallimenti imperiali
    7. L'episodio di Cola di Rienzo
    8. Il Grande scisma e il fallimento del conciliarismo
    9. La monarchia inglese
    10. Sommario
  14. La depressione e la peste
    1. I segni della recessione
    2. Dal topo all'uomo
    3. La medicina dell'epoca
    4. La potenza del demonio
    5. Le reazioni collettive: i "flagellanti" e i massacri degli ebrei
    6. Le condizioni della vita materiale
    7. Sommario
  15. La crisi del '300
    1. I mali dell'epoca
    2. I prezzi e i salari
    3. I problemi dell'economia signorile
    4. Trasformazioni della nobiltà
    5. Le rivolte contadine
    6. La rivolta dei Ciompi
    7. I tempi di lavoro
    8. Sommario
  16. Le monarchie nazionali
    1. La guerra dei Cent'anni: prima fase
    2. La guerra dei Cent'anni: seconda fase
    3. Il problema della Borgogna e il consolidamento della monarchia francese
    4. La guerra delle Due Rose e la dinastia Tudor
    5. La fusione dei regni iberici
    6. I costi della guerra
    7. Le risorse dello Stato
    8. L'emergere delle nazioni
    9. L'altra Europa
    10. La Confederazione svizzera
    11. Sommario
  17. L'equilibrio italiano
    1. Declino del comune
    2. Nascita delle signorie
    3. Il Ducato di Milano
    4. La Repubblica fiorentina
    5. La Repubblica di Venezia
    6. Il Regno di Napoli
    7. Le compagnie di ventura
    8. Le guerre italiane e la politica dell'equilibrio
    9. Sommario
  18. L'Umanesimo e il Rinascimento
    1. L'Umanesimo
    2. La dignità dell'uomo
    3. La nuova pedagogia
    4. Il Rinascimento
    5. Una spiegazione "pluralista" del Rinascimento
    6. La storia e la politica
    7. Le scienze naturali
    8. L'élite creativa
    9. Rinascimento e religione
    10. La rivoluzione delle comunicazioni
    11. Sommario
  19. Cronologia

15.2 I prezzi e i salari
Il crollo demografico portò con sé un'accentuata diminuzione del prezzo dei cereali, che fino a quasi tutto il '200 aveva avuto un andamento favorevole. Durante le epidemie di peste il maggior numero di decessi si registrava tra quella parte della popolazione che non produceva, ma consumava, generi alimentari: gli individui deboli e quindi maggiormente esposti al contagio (bambini, vecchi, malati) e, più in generale, le popolazioni delle città, ammassate in condizioni igieniche precarie. Il numero dei consumatori di cereali diminuì quindi, in proporzione, molto più del numero dei produttori, e questo determinò l'andamento negativo dei prezzi. Alla fine del '300 il calo del prezzo dei cereali risultò del 63% in Inghilterra, del 76% a Francoforte, del 59% a Cracovia.
Il fenomeno interessò tutta l'Europa, con la sola eccezione dell'Italia settentrionale, Lombardia in particolare, e dell'Olanda, dove il prezzo dei cereali continuò a salire, anche se di poco, lungo tutto il secolo. La particolare congiuntura di questi due paesi si deve a uno slancio di investimenti e di attività produttive che non subì battute di arresto: in Lombardia l'espansione agricola e pastorale fu sostenuta da un ceto di imprenditori tra i più vivaci del continente e da un adeguato afflusso di manodopera dalle regioni vicine; in Olanda la crescita delle attività mercantili, il recupero di nuove terre strappate al mare, i progressi dell'allevamento, garantirono la conservazione di uno slancio che si era già consolidato nel secolo precedente. A parte queste eccezioni la crisi ebbe una diffusione generale in tutto il continente, anche se con caratteristiche e tempi spesso diversi da una regione all'altra.
Un'altra inversione di tendenza rispetto al secolo precedente si verificò nel settore dei salari rurali. Mentre in precedenza l'espansione demografica aveva garantito un'abbondanza di manodopera nelle campagne e quindi una certa stabilità dei salari, ora il crollo demografico rese più rari i lavoratori dei campi e più care le loro prestazioni. L'esodo di manodopera dalle grandi aziende non fu provocato soltanto da un accresciuto numero dei decessi, ma anche dal fatto che i lavoratori si trasferivano sulle terre altrove lasciate libere dalle famiglie falcidiate dal morbo. Inoltre i contadini che effettuavano prestazioni di lavoro e versavano affitti ai proprietari aumentarono il loro potere contrattuale e riuscirono a strappare condizioni più favorevoli. I contadini si trovarono avvantaggiati anche per un altro motivo: molti canoni d'affitto (censi) erano stati fissati da tempo in vecchie monete locali, di scarso valore intrinseco, il cui potere d'acquisto era stato fortemente intaccato dalla crisi; essi continuavano perciò a versare sempre lo stesso censo, ma in termini reali pagavano sempre meno. Ovunque i signori, al momento delle nuove censuazioni, cercarono di fissare i canoni in monete pregiate, ma questo era impossibile nel caso di contratti a lunga scadenza.
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