3.4 L'avvicinamento tra longobardi e romani
Il re Autari morì misteriosamente - si disse che era stato avvelenato - e la regina Teodolinda sposò in seconde nozze
Agilulfo (591-616) duca di Torino. Nel suo lungo regno, Agilulfo diede nuovo impulso alla politica di rafforzamento della monarchia, tanto all'esterno - dove riprese l'offensiva contro i territori bizantini - che all'interno, dove cercò di comprimere l'autonomia dei duchi.
Agilulfo tentò anche d'intrecciare rapporti più stretti con la popolazione di origine romana. In questo incontro svolse un ruolo decisivo la religione e, in particolare, la grande personalità di papa Gregorio Magno (
4.2). Quest'ultimo si era reso conto che i longobardi erano ormai una realtà radicata nella penisola e che di questa realtà la Chiesa doveva prendere atto, al fine di alleviare le sofferenze delle popolazioni sottomesse e di recuperare al cattolicesimo quella gente ancora per metà ariana e per metà pagana. Egli riconobbe quindi l'entità politica longobarda intrattenendo rapporti con i duchi e con la corte, dove la regina Teodolinda, favorevole al cattolicesimo, svolgeva una preziosa opera di mediazione.
Una nuova atmosfera cominciava ora a caratterizzare i rapporti tra vincitori e vinti: la convivenza, anche se densa di sospetti e inasprita da rapporti sociali spesso durissimi, aveva favorito a lungo andare la circolazione dei comportamenti, delle abitudini, delle usanze. Si era diffusa una maggiore comprensione reciproca. Di questa nuova temperie sono ancora una volta preziosa testimonianza i cimiteri, dove ora troviamo longobardi e romani non più rigidamente separati (
3.2), ma sepolti gli uni accanto agli altri.
L'avvicinamento al cattolicesimo, tollerato da Agilulfo, divenne aperto consenso sotto
Arioaldo (627-36): i vescovi cattolici ebbero sempre maggiore peso a corte, mentre i missionari cattolici svolgevano abbastanza liberamente opera di proselitismo. La fede ariana perdeva dunque rapidamente colpi di fronte all'intraprendenza del cattolicesimo. Il fenomeno culminò sotto il regno di
Ariperto (653-61) che sconfessò apertamente l'arianesimo e aderì ufficialmente alla religione cattolica.
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